Avete mai provato a fare un cammino? Io sì! È una cosa bellissima! Camminare è un atto naturale, quasi banale: per spostarci da un punto A ad un punto B, mettiamo un piede davanti all’altro e … alla fine raggiungiamo la nostra meta; semplice! Come bere un bicchiere d’acqua. Se uno decide di compiere un viaggio a piedi e si mette in cammino, ecco che succede una cosa straordinaria, a cui noi siamo abituati: il tempo e lo spazio si dilatano, cambiano i nostri ritmi, sostituiamo la lentezza alla velocità, osserviamo le cose, le persone con sguardo diverso, ci soffermiamo su particolari mai notati prima e anche ciò che conosciamo ci appare nuovo e degno di interesse; persino i pensieri e le idee fluiscono dalla nostra mente con maggiore facilità (non è un caso che la filosofia occidentale è nata nell’antica Grecia grazie ai peripatetici, i camminatori, persone, i filosofi, che pensavano camminando o camminavano per pensare). Ci si può mettere in cammino per tante ragioni: per stare meglio con se stessi, per mantenere un voto, una promessa, per fini mistici, religiosi, politici, di impegno civile. Ci sono cammini segnati dai passi di milioni di piedi che da centinaia di anni hanno calpestato lo stesso suolo, diretti tutti verso la stessa meta: cammini verso Gerusalemme, La Mecca, Santiago de Compostela; ci sono grandi e piccoli cammini percorsi da tempo immemorabile da tanti pellegrini, termine che deriva dal latino “per ager”, “attraverso i campi”. È da sempre, a sostenere i pellegrini, ci sono persone che danno ristoro, aiuto, conforto, perchè camminare è anche fatica. Anche qui abbiamo un cammino sentito e significativo che porta fino al Santuario di Sant’Anna di Vinadio e c’è un’Associazione che si chiama appunto Il Cammino di Sant’Anna, che dà sostegno e appoggio ai pellegrini che salgono al Santuario.
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